Compiti delle vacanze: che dilemma!

“Che compiti hai da fare oggi? Bene mettiti al lavoro, e se hai bisogno di me io ci sono.”
“Chiedimi pure. Beh, certo, anch’io ho del lavoro da fare, tu fai il tuo e io faccio il mio.”
“È ora di fare i compiti: ti cestino quel cellulare!”
È l’incubo dei compiti. “Prima il dovere poi il piacere”, meglio farci l’abitudine sin da piccoli. Su questo vorrei però rispondere ad alcune domande che spessissimo mi pongono riguardo, in particolare, ai compiti delle vacanze estive o natalizie.
Spesso mi si chiede: “Federica, ma quando è il momento giusto per iniziare i compiti per le vacanze?”. C’è chi si toglie subito il pensiero, appena i figli iniziano la vacanza devono essere fatti subito i compiti: c’è anche il detto “prima li fai e prima li finisci”, oppure quello che dice “ci portiamo avanti con i lavori”. Li avete mai sentiti? Però, diciamocelo, se per le vacanze estive fare tutti i compiti entro la fine di giugno è un pochino esagerato, lo è anche arrivare proprio in ultimo e farli tutti la settimana prima dell’inizio della scuola. Un piccolo suggerimento che posso dare per le vacanze estive è: prima di iniziare i compiti è preferibile lasciare passare qualche tempo dalla fine della scuola per “disintossicare” tuo figlio o tua figlia, tipo: fino alla fine di giugno non si parla di compiti. Mentre per i compiti di Natale farei pausa almeno fino a Santo Stefano. La parola compiti non dovrebbe uscire dalla bocca in questo periodo, un po’ di meritato relax sia per i tuoi figli che per la famiglia. Quindi: non iniziare subito ma neanche arrivare alla fine con l’acqua alla gola, e sempre garantendo loro una giusta dose di tempo libero.
Un’altra domanda frequente: “Qual è il momento giusto della giornata per fare i compiti?”.
Io rispondo che ci sono ragazzi che preferiscono farli la mattina, altri il pomeriggio. Ti suggerisco di offrire più opzioni ai tuoi figli, e fare in modo che siano loro a scegliere. Non lo trovi sia più semplice così? Perché complicarsi la vita imponendo loro i tempi nostri?
C’è poi una questione che spesso assilla i genitori: “Come si organizzano i compiti estivi?”. A loro rispondo che la prima cosa da fare è considerare assieme a tua figlia o a tuo figlio la mole di lavoro prevista, e programmare assieme a loro un piano d’azione, in modo che vivano questo passaggio come un momento di condivisione e di interesse da parte tua. L’ideale è fare assieme anche una piccola tabella di marcia, in cui sia prevista la giusta dose di tempo per i compiti e per lo studio, ma anche il necessario spazio per lo svago e il riposo.
Pianificare un corretto programma di studio vuol dire calcolare quanti sono i compiti e quanti giorni mancano all’inizio della scuola, dividendo il numero degli esercizi da fare e delle pagine da studiare per i giorni che rimangono prima dell’inizio della scuola. Molto semplice, però ricordati che i compiti andrebbero distribuiti equamente e ordinati per difficoltà: prima i più difficili, poi i meno difficili e infine i più facili.
Un ultimo interrogativo è: “Fede ma devo controllare mio figlio o mia figlia durante i compiti?”. Io dico sì, però non stargli troppo col fiato sul collo, cerca di avere fiducia in loro.
È anche molto importante, specie in un periodo così lungo lontano da scuola, invitarli a leggere. Sia i bambini che gli adolescenti vanno assolutamente stimolati in tal senso, perché la lettura ha un ruolo veramente importante nel processo cognitivo.
In conclusione 👇👇👇
Mi auguro sinceramente che questi pochi suggerimenti siano utili.
E, comunque, in bocca al lupo specialmente per i compiti estivi: non ti invidio neanche un po’!
Ps: Hai mai pensato di lasciare i tuoi figli completamente liberi dai compiti per tutta l’estate? Pierino l’ha fatto. Il primo giorno di scuola, a settembre, ha chiesto al suo compagno di banco: “Hai consegnato compiti alla maestra?”. Lui ha risposto. “Sì, certo”. Allora Pierino gli ha domandato: “E come sono andati?”. E lui: “Male, ho consegnato in bianco perché quest’estate non ho fatto nulla”. Ha detto allora Pierino: “Accidenti, la maestra penserà che ho copiato da te!”.
Cosa ne pensi? Non vedo l’ora di leggerlo nei commenti qui sotto. 👇👇👇
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