Combattere l’ansia (della mamma)
C’è un argomento che mi sta tanto a cuore, sai qual è? L’ansia delle mamme.
Da moltissimi anni sono a contatto con le famiglie. È vero che ogni famiglia è differente, ognuna si muove con le proprie dinamiche, ha le sue regole, i suoi usi e costumi, però ho notato un filo conduttore che accomuna molte mamme: le loro ansie.
Piccola premessa, quando parlo di ansia non parlo di patologia, ma bensì di quella eccessiva apprensione verso i figli e di quella tendenza, a volte morbosa, di tenere tutto sotto controllo, con lo slogan: SE NON CI SONO IO CASCA IL MONDO.
Lo pensi anche tu, vero?
A noi mamme di oggi, e mi ci metto anch’io a farti compagnia, piace tantissimo tenere tutto sotto controllo. Voler gestire tutto in maniera quasi maniacale. Ma diciamoci la verità: tenere tutto sotto controllo è veramente impossibile e si corre il rischio di scoppiare, oppure di far scoppiare chi ci sta a fianco.
Perché tutto questo lo dico alle mamme? Perché che nella mia esperienza sono più frequentemente ansiose.
Ma non c’è dubbio che il tutto vale anche per i papà.
Spesso in consulenza, le une ma anche gli altri, mi hanno confidato. “Federica, non ce la faccio più, io e i miei figli non la sopportiamo più. È pesantissima”. E poi dall’altra parte: “Ma cosa vuole di più mio marito? Ma quanto è esigente? Non gli faccio mancare nulla, trova tutto pronto!”. Anche queste frasi le ho sentite ripetere spessissimo.
Ma, diciamolo pure: lo sai cosa vuole tuo marito? Lo sai cosa vuole tua moglie? Ritrovare quella spensieratezza, quell’allegria quell’aria semplice, che forse vi siete dimenticati.
Sono stata anch’io una super mamma (forse lo sono ancora? boh!), ma ho capito in tempo che l’ansia non fa bene alla famiglia. E ho anche capito che i genitori che soffrono d’ansia, hanno un effetto molto invadente sui propri figli e rischiano di incrinare i rapporti tra loro.
I figli di persone ansiose possono essere tristi e sfiduciati nelle proprie capacità.
Il genitore ansioso, infatti, rappresenta sicuramente un modello negativo in quanto comportamento e atteggiamento verso il mondo, oltre che nella gestione dei problemi.
Eccoti dunque tre semplicissime regole, cara mamma, per abbandonare l’ansia.
👉Primo
Chiedi aiuto e impara a delegare. Un giorno che mia figlia pattinava sul ghiaccio mi sono domandata: “Ma è possibile che io debba essere presente a tutti gli allenamenti? Proprio a tutti?”. Anche perché: prova a immaginare il freddo ad aspettare vicino alla pista di ghiaccio! “No” ho pensato, “non devo essere sempre e solo io”. Da quel momento ho cominciato ad alternarmi con mio marito e con altri genitori. Eccoti un compito per questa prima regola: prova a chiedere un piacere a qualcuno e obbligati a delegare qualcosa. Mi raccomando: fallo!
👉Secondo
Ridi. Il ridere è il sole che schiaccia l’inverno dal volto umano. Non l’ho detto io, ma Victor Hugo.
Le persone serene sorridono. Ed è anche vero che sorridere ci rende più sereni. Le mamme ansiose ridono pochissimo. Cerca il lato comico e divertente delle situazioni. Non c’è nulla di più infettivo come ridere, contagia, contagia tua figlia e tuo figlio, contagia tuo marito. Contagia la famiglia. Provaci, e quando ti viene fatta una domanda sorridi, rispondi con un bel sorriso a quattro palmenti.
👉Terzo
Smetti di cercare la perfezione. Questo è importantissimo. La perfezione non esiste. Ebbene sì te lo dico, il bisogno della perfezione nasce dall’insicurezza. La mamma perfetta e troppo precisa sta antipatica ai figli, e anche al marito (non temere, lo stesso vale ovviamente anche per i papà!).
In conclusione👇👇👇
Ora prova a visualizzare l’ansia, prova a sentirla mentre ti sta arrivando. E quando senti che ti sta arrivando, il suggerimento che ti do è: cambia stanza, vai fuori, esci.
Però mi raccomando, prendi una boccata di “aria” non di “ansia”… ah ah ah ah…!
(PS: In caso non ti bastassero questi consigli, ho scritto anche un ebook dal titolo Mamma hai l’ansia a tempo determinato: lì i consigli sono nove, potrai benissimo alternarli!).
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