“Come faccio a essere più paziente con i miei figli?”

Molti miei video nascono dalle vostre richieste, quelle che vengono fatte nella mia pagina Facebook oppure in consulenza. Fra tutte c’è spessissimo questa domanda, un vero evergreen: “Federica, come faccio a essere più paziente con i miei figli?”.
Quindi mi sono chiesta: ma quanta pazienza deve avere un genitore e come possiamo allenarla questa pazienza? 😃😃😃
È vero, i vostri figli conoscono i metodi migliori per farvi andare fuori di testa, vi mettono alla prova, non vi ascoltano, vi rispondono male, sono disobbedienti oppure non parlano, vi chiudono la porta in faccia, vi mandano a quel paese… Loro vi conoscono perfettamente: insistono, insistono, insistono finché non ne potete più e va a finire che mostrate il peggio di voi stessi. Spesso accade questo quando siete stanchi morti, quando in una giornata avete avuto tanti di quei casini (si può dire?) che vi sentite i numeri uno della sfortuna. Ma sapete chi dicono sia l’uomo più sfortunato del mondo? Un americano, un pescatore che abita in Florida e che ha un curriculum della sfortuna veramente da record: è stato due volte aggredito da una scimmia, una volta da un serpente, è stato colpito da un fulmine, e per non farsi mancare nulla è stato anche aggredito da uno squalo che l’ha morso alla gamba destra davanti agli occhi della moglie e dei suoi quattro figli.
Ci sono quelle giornate nere, dove tutto va storto, dove vi sentite sfortunatissimi e vostro figlio vi fa andare giù di testa, e vostra figlia vi fa diventare matti. 💥💥💥
È ovvio che allora si perde la pazienza: siete a pezzi, non ce la fate più e siete a un bivio, o decidete di fare una strage e andare su tutte le pagine dei giornali, oppure fate in modo di riavere la situazione sotto controllo. Fate un bel respiro, riavvolgete il nastro (vi ricordate le vecchie cassette audio di una volta, quelle in cui si inseriva la penna e lentamente la si girava per riavvolgere il nastro?), bene, ora ricominciate con calma, con molta calma.
Comunque vi passo molto volentieri alcune tecniche per gestire quei momenti terribili, quelli che fanno venire fuori il peggio di un genitore e lo trasformano nell’incredibile Hulk (ve lo ricordate quell’omone verde, grosso, grande, grande?).
Ecco allora, caro genitore, tre strategie per essere paziente.
Primo 👊
È la cosa più semplice: conta fino a dieci, se intanto che conti non ce la fai a calmarti allora conta fino a venti. Sembra una banalità ma ti posso assicurare che funziona. È solo una questione di allenamento. Guarda tua figlia o tuo figlio negli occhi, sorridi e conta in silenzio in modo che non se ne accorga. Così l’istinto, l’impulso, l’urlo che scatterebbe viene scemato. Ora prenditi una pausa, cinque minuti, e poi ti calmi. È semplice ed efficace, fidati.
Secondo 👊
Evita di sforzarti di stare insieme a tuo figlio o a tua figlia quando è una giornata no. È veramente inutile voler fare le cose per forza quando si è stanchi o si è a terra. I figli se ne accorgono, lo sentono, capiscono quando le cose vengono fatte volentieri e quando invece si fanno così, anche con tanto amore, ma senza l’energia necessaria o la testa per farle.
Terzo 👊
È un po’ impegnativo, ma fa parte delle mie strategie anche lavorare su se stessi. Accettare di non essere infallibili. Il prototipo della mamma ideale, per esempio, è quella sempre buona, sempre bella, sempre brava, infallibile sul lavoro, infallibile in casa, sempre paziente, sempre sorridente, insomma la mamma del Mulino bianco. Ma dove la si trova questa mamma? Da nessuna parte, perché un modello simile è veramente irrealistico. Quindi, cara mamma, non cercare l’impossibile, resta con i piedi per terra come diceva mia nonna. Che poi, l’idea di dover diventare questa perfettissima madre sempre al top dei top fa sentire le donne sotto pressione.
Quindi via, via, via le manie di perfezionismo: è fondamentale e necessario accettarsi con i propri limiti (e lo stesso vale per i papà, ovvio!).
Ed ecco anche un utile esercizio, un sistema sperimentato da una mamma americana, Shauna Harvey, la quale si è accorta che da quando è mamma la sua pazienza ha iniziato a traballare. Ha inventato così il metodo dei cinque elastici. Ora te lo spiego. Ogni mattina infila nel polso destro cinque elastici, e ogni volta che perde la pazienza con i figli sposta un elastico dal polso destro a quello sinistro. Se però tutti i cinque elastici finiscono nel polso sinistro, uno alla volta li deve riportare in quello destro, compiendo per ciascuno un’azione positiva, allegra, da condividere con sua figlia o suo figlio. Per esempio ballare, cantare, disegnare, o semplicemente giocare. Qual è l’obiettivo? Ristabilire un equilibrio compiendo azioni armoniose in grado di annientare quelle negative dovute alla perdita di pazienza.
In conclusione
A questo punto: cosa ne pensi di provare a utilizzare anche tu il metodo dei cinque elastici? 💪💪💪
Ci tengo molto ad avere poi la tua opinione: scrivimi e fammi sapere se ha funzionato.
Sei un genitore e ti sembra che ultimamente tuo figlio sia strano,
non ride più con te, non riesci a parlarci e sta sempre attaccato al
telefono o al computer?
Ti trovi in difficoltà quando si comporta così e non sai cosa fare?
Come a tante altre famiglie capita anche a te di litigare in continuazione con i tuoi figli?
Se anche tu stai cercando di avere una buona comunicazione in famiglia, ma non riesci a trovare una soluzione:
Ho preparato per te alcuni video con consigli semplici e concreti per migliorare la comunicazione con i tuoi figli
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La mia è una consulenza personalizzata, il mio stile è pratico orientato al risultato
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