Adolescenti e sonno: quante ore devono dormire?
Il sonno è il cibo per il cervello. Chi è insonne da piccolo lo sarà anche da grande. E questo lo dicono i medici della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, la SIPPS, i quali soprattutto sostengono che molti ragazzi che dormono poco e che hanno problemi di sonno aumentano il rischio di obesità, diabete, depressione, autolesionismo, e hanno uno scarso rendimento scolastico. È molto importante dormire. Perché la sonnolenza rende i ragazzi lunatici, rendendo difficili i rapporti sia in famiglia che con gli amici.
La domanda canonica quindi è: “Quanto deve dormire un ragazzo?”. La risposta, di contro, sarà: “Ovvio che dipende dall’età”.
Allora vediamolo.
Dai 4 mesi all’anno devono mediamente dormire dalle 12 alle 16 ore al giorno, compreso il pisolino. Ti ricordi come crollavano dal sonno quando erano piccolini?
Dall’anno ai 2 dalle 11 alle 14 ore al giorno; sono già più grandini, è l’età in cui inizia l’ansia da separazione dalla mamma, quella piccola sensazione di malessere quando lei si allontana.
Dai 3 ai 5 anni è il periodo della materna, le ore da dormire sono 10-13 al giorno. Ecco che è necessario definire degli orari fissi.
Dai 6 ai 12 anni, scuola primaria, le ore si abbassano: dalle 9 alle 12 al giorno. Ora subentrano delle piccole difficoltà ad addormentarsi. Con la scuola iniziano i primi cambiamenti un po’ “forti”: nuovi insegnanti, nuovi amici, lo studio…
Dai 13 ai 18 anni servono fra le 8 e le 10 ore di sonno. Il ritmo biologico del sonno è completamente diverso da quello precedente, gli adolescenti hanno difficoltà ad addormentarsi prima delle 23, perché i cambiamenti ormonali che avvengono nel loro corpo modificano anche il loro ritmo sonno/veglia. Si stancano più tardi e di conseguenza si addormentano più tardi. È l’età degli ormoni scoppiettanti, ma in essa solamente il 15% rispetta le 8 ore di sonno. Il problema è a scuola, perché spesso in classe nelle prime due ore i ragazzi dormono, non si connettono. Chiedilo agli insegnanti. La loro è chiamata la generazione di gufi. Spostano sempre più in avanti l’ora in cui si abbandonano nelle braccia di Morfeo. Per chi non sa chi fosse Morfeo, un piccolo accenno di mitologia: Morfeo è il dio dei sogni, figlio di Ipno, dio del sonno, e di Notte. Sfiorando con un mazzo di papaveri le palpebre di chi dorme, Morfeo provoca i sogni. Inoltre, possiede ampie ali che lo fanno volare da una parte all’altra della terra accompagnato da folletti che rappresentano le illusioni.
Ciò detto, carissimo genitore, come fare a capire se tua figlia o tuo figlio dormono poco? Quali sono i segnali a cui prestare attenzione?
Eccoti i quattro principali.
Primo
Difficoltà a svegliarsi alla mattina.
Secondo
Durante la giornata diventano insopportabili, irritabili.
Terzo
Si addormentano durante la giornata in orari strani.
Quarto
Durante il fine settimana recuperano e dormono sempre.
Ed eccoti ora quattro consigli speciali per riequilibrare sonno/veglia.
Primo
Fare esercizio fisico. Ma non di sera, e comunque almeno 5 o 6 ore prima di andare a letto.
Secondo
Evitare bevande stimolanti, come per esempio caffè o tè, perché l’impatto eccitante della caffeina e della teina può richiedere circa 8 ore per essere assimilato completamente.
Terzo
Niente siesta pomeridiana: il pisolino è sconsigliabile dopo le 15. Dormire nel pomeriggio rende molto più faticoso addormentarsi alla sera. In ogni caso il sonnellino non dovrebbe durare più di un’ora.
Quarto
Eliminare tutti i cellullari e gli apparecchi elettronici dalla camera da letto. Eventualmente sostituire il tutto con un buon libro.
In conclusione
Se ti può essere utile, io ai miei figli ripeto sempre una frase di William Blake, che ovviamente adatto a modo mio, e che fa più o meno così: tesoro mio, al mattino pensa (quindi svegliati presto, ragiona usa il cervello), nel pomeriggio agisci (e quindi studia, fai sport, muoviti), alla sera cena e poi leggi, e quindi di notte dormi.
In originale: Pensa al mattino, agisci a mezzogiorno, leggi di sera e dormi di notte. (W.B.)
Ho parlato di: sonno
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Sei un genitore e ti sembra che ultimamente tuo figlio sia strano,
non ride più con te, non riesci a parlarci e sta sempre attaccato al
telefono o al computer?
Ti trovi in difficoltà quando si comporta così e non sai cosa fare?
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