Rabbia e figli : come aiutarli
Quando tua figlia o tuo figlio sono arrabbiati, 😡 quando ti lanciano le cose addosso, quando urlano oppure dicono parolacce, tu che cosa fai? Ma soprattutto: tu come li aiuti?
Facciamo due esempi. Da piccolo tuo figlio prende una pallonata in faccia ed è arrabbiatissimo, e comincia a piangere e a strillare, se vedi che sta bene inizi a dirgli “stai tranquillo tesoro, non ti ha fatto nulla, non l’ha fatto apposta, succede, può capitare, dai, su smettila”. Oppure, un altro esempio, non hanno invitato tua figlia a una festa di compleanno e lei è arrabbiatissima, offesissima, ce l’ha con tutta la classe, e tu le dici “non poteva la tua amica invitare tutti, stai tranquilla tesoro mio”. Ecco, in questi due casi stai usando il metodo razionale e dai per scontato che in quel preciso istante tuo figlio o tua figlia stiano usando la ragione. Ma i bambini e i ragazzi, quando sono particolarmente offesi e quando son arrabbiati, la parte razionale non la usano proprio, anzi dà loro molto fastidio. In quel preciso istante loro sono arrabbiati per il torto subito (spesso è lo stesso per gli adulti!).
Sappi, però, che non c’è solo il metodo razionale per controllare e calmare le emozioni.
Nel momento della loro rabbia allora ti chiedi: che cosa è davvero importante e fondamentale? È facile: importante è riuscire a entrare in relazione con i figli. Fargli comprendere che stai capendo i loro sentimenti, che senti la loro rabbia come se la stessi toccando. Non ti preoccupare, ci sarà poi il tempo “di spiegare cosa è giusto e cosa è sbagliato”, ma il momento della logica non corrisponde a quello della rabbia. Capire questo è molto importante.
“Ma Federica, come faccio a entrare in relazione con loro in un momento di caos totale?”, quante volte mi è stata posta questa domanda non lo ricordo nemmeno. Non è facile entrare in relazione, assolutamente no, soprattutto in quel preciso istante. La mia risposta è sempre la stessa: comincia facendo da specchio ai suoi sentimenti. Cosa significa?
Ti faccio subito un esempio. Anzi, torniamo all’esempio fatto qui sopra, alla festa di compleanno. Capisco che ti faccia imbestialire che non abbiano invitato tua figlia a quella festa, che ti possa sembrare normale dirle “non ti preoccupare cara, fregatene, tanto quella non capisce niente, faremo una festa molto più bella della sua e non la inviteremo…”. L’hai risolta così tante volte, vero? Posso immaginare perfino il tono con cui le parlavi… Sappi però che è sbagliatissimo,
che non devi mai giudicare o criticare, che ti sconsiglio seriamente di farlo. Mentre ti dico invece: rispecchia i suoi sentimenti. Il che vuol dire riuscire a capire quello che in quel momento tua figlia sta vivendo, quello che sta provando. Come?
Primo
👉Prova ad aprire la conversazione con questa frase: “Mi sembra che sia molto importante per te questa festa”. In questo modo non stai giudicando o criticando, le hai dato, al contrario, l’opportunità di parlare, di svuotare il serbatoio della rabbia.
Secondo
👉Adopera una comunicazione non verbale. Sappi che il viso è la parte più espressiva del corpo: fai cenni con la testa, guarda tua figlia negli occhi (e non guardare il cellullare o i messaggini di WhatsApp!), sporgiti in avanti, uno sguardo simpatico, accogliente, sorridente. Falle capire che ci sei.
Terzo
👉Utilizza il love in touch (così lo chiamano gli inglesi). Che cos’è? È un abbraccio caloroso, che dà tanto affetto e amore, e soprattutto riempie il cuore, specialmente se è quello della mamma o del papà, a qualsiasi età. Che tu abbia un figlio di 3, 9, 15 o 20 anni, funziona sempre. Perché devi sapere che quando tuo figlio si sente nutrito d’amore, soprattutto dell’amore dei genitori, l’ossitocina, l’ormone della felicità, viene rilasciato nel cervello e nel corpo, e diminuisce l’ormone dello stress, il cortisolo. Un tocco d’amore altera la chimica del cervello. Ed è così semplice. E non costa nulla.
In conclusione
La prossima volta che tua figlia o tuo figlio vengono da te arrossati, piangendo o urlando arrabbiati, non affrontarli attivando la tua parte razionale, non iniziare a dare delle spiegazioni, ma rispecchia i loro sentimenti, comunica con il corpo e dai un tocco d’amore, love in touch. Vedrai che entrerete subito in relazione tra voi. E solo DOPO avere instaurato una relazione, potrai iniziare a usare la tua parte razionale. Che ne dici? Ohps! Guarda chi c’è? Tuo figlio ti sta aspettando: vai subito ad abbracciarlo forte forte.
Ho parlato di: rabbia, amore, figli,
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Sei un genitore e ti sembra che ultimamente tuo figlio sia strano,
non ride più con te, non riesci a parlarci e sta sempre attaccato al t telefono o al computer?
Ti trovi in difficoltà quando si comporta così e non sai cosa fare?
Come a tante altre famiglie capita anche a te di litigare in continuazione con i tuoi figli?
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